KansasCurse mode ON: Columbia – New York and everything in between

Lasciato il Colorado, il Thanksgiving break non ha tardato ad arrivare. E io e le ragazze avevamo già organizzato tutto fin da settembre: volo super economico, camere in hotel e spostamenti tra New York, Philadelphia e Washington DC. Tutto pronto e organizzato, pianificato nel dettaglio, biglietti comprati, itinerario messo a puntino. Secondo voi, le cose sarebbero potute andare come previsto? Of course not.

La nostra avventura comincia ancora prima di arrivare all’aeroporto: siamo in macchina con Kevin, il ragazzo americano di Vanessa, che ci sta accompagnando alla fermata dell’autobus, dove una corriera in circa 8 ore ci porterà a Chicago. Fuori piove e noi siamo avvolte nei nostri cappotti e sciarpe, schiacciate nei sedili posteriori del pick-up di Kevin. Siamo felici, esaltate, non ce ne frega nulla della pioggia, stiamo andando a New York!

dancing car

A metà strada il mio cellulare squilla, numero sconosciuto, rispondo.

– Hi, is this Miss Caia?
– Yes, it’s me, who’s speaking?
– It’s Spirit Airlines, I am calling you to let you know that your flight has been cancelled due to bad weather condition in Chicago, we have rescheduled it for Saturday afternoon, 6PM.

Ok, niente panico, spiego la situazione alle ragazze, facciamo un bel respiro e pensiamo che pazienza, passeremo un giorno in meno a NY e un giorno in più a Chicago. Nel frattempo arriviamo alla fermata dell’autobus, che in realtà è una stazione di servizio a mezz’ora di strada da Columbia e ovviamente ha cominciato a nevicare. Kevin ci lascia e noi restiamo fuori, infreddolite, aspettando l’autobus che si degna di arrivare dopo più di mezz’ora.

L’odissea comincia. 

L’autobus inizia ad accumulare ritardo e noi cominciamo ad accumulare frustrazione ed irritazione. Passiamo due intere ore bloccate a St.Louis, dove avremmo dovuto cambiare autobus, perchè l’autista era sparito, nessuno sapeva dove fosse.

Prenotiamo una stanza in un ostello dove scopriamo che una nostra amica alloggia già. Arriviamo all’ostello a Chicago alle 5 del mattino, Snapchat-8744972653512604366dopo essere state mollate alla stazione degli autobus e aver dovuto cercare un taxi sotto la neve, bussando ad ogni macchina parcheggiata a lato della strada svegliando i conducenti che dormivano. Il primo autista si sveglia, ci guarda e si rimette a dormire lasciandoci basite. Il secondo, probabilmente dopo averci maledetto mentalmente, si alza e ci aiuta a caricare i bagagli. Le valigie sono troppe e non entra tutto nel bagagliaio, così io finisco davanti tenendo in braccio il trolley di Aurely mentre cerco di dare indicazioni all’autista.

Dopo 10 ore di viaggio in autobus, stendersi sul letto sembra un miraggio. Crolliamo ichicago snown tempo zero.

 

 

Il giorno dopo siamo pronte: una breve sosta da Nando’s con Katy per mangiare qualcosa che non sia un hamburger e poi riprendiamo la strada verso l’aeroporto. Fuori nevica copiosamente, è tutto bianco, noi siamo già esauste da trascinare le valige per la strada, così visto che siamo in 5 decidiamo di prendere un taxi per fare prima.

Arriviamo in aeroporto con molte ore di anticipo, facciamo il check-in e poi per riprenderci dalle nostre sventure.. margarita per tutte! In realtà, più che un margarita quello che ci arriva è una boccia per pesci rossi colma di alcool, tanto che dopo mezz’oretta siamo tutte abbastanza brille.

E mentre siamo ancora sedute al tavolo a ridere e scherzare, arriva la fatidica telefonata, quella che ci incasinerà tutti i piani, quella che farà rompere il cellulare ad Aurely e che ci farà telefonare ad ogni compagnia di auto a noleggio, autobus o compagnia aerea. La telefonata che più di una volta ci ha fatto chiedere: ma chi ce l’ha fatto fare?!

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-Hello, this is Spirit Airlines, I am calling to inform you that your flight has been cancelled due to the snow and the next flight available is on Monday. You can reschedule it or have a refound.

Panico.

Le nostre eroine saranno riuscite ad arrivare a New York? Avranno preso l’aereo? Si saranno ubriacate di margarita fino a svenire tra i duty free? Non perdetevi il prossimo post per scoprire se siamo ricorse ad uno sciamano per scacciare la macumba che ci è stata lanciata.

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